Una commedia kazaka al limite del surreale. In mezzo al nulla un omino con una camicia hawaiana e un fedora si crede il sosia di Alain Delon. Insieme a una prostituta dai capelli rossi fugge per le distese della steppa dopo aver rubato dei soldi a un signore della malavita locale. Il suo sogno è quello di aprire un cinema con la sua amata. Il film è assurdo, strano, infatile a tratti. Ma non posso negare che mi sia piaciuto. È un mio piccolo sfizio diciamo, non di certo universale. Il protagonista è simpatico ed odioso allo stesso tempo, la storia è dilatata è lenta, ma ci sono delle trovate comiche geniali, che si rifanno a un grande amore per il cinema classico. Un film strano, dai colori spenti e dalle inquadrature fisse, ma che sicuramente merita di essere visto. E poi magari odiato, ma, magari, anche amato.